La Fioricultura in Versilia.
La floricoltura era praticata in Versilia, sia pure marginalmente, già prima della 2° Guerra Mondiale ma solo dopo il conflitto cominciò ad assumere un certo rilievo nell’economia locale.
La coltivazione del garofano “mediterraneo” era, di gran lunga, la più importante e si concentrava nel periodo primaverile estivo, effettuata in piena aria.
Un deciso miglioramento delle strutture e delle tecniche colturali fu determinato dall’introduzione, alla fine degli anni cinquanta, delle varietà “americane”, i cosiddetti “garofani SIM” che avevano la caratteristica di fiorire in pieno inverno, anche nelle nostre zone, se coltivate in ambiente riscaldato artificialmente.
Questo imponeva, a chi voleva cimentarsi in questo tipo di coltivazione, di costruire serre con buona tenuta e di dotarle, di un sia pur rudimentale, impianto di riscaldamento.
I precursori di queste coltivazioni furono Almo Domenici e Giuseppe Brocchini che riuscirono, non senza difficoltà, a procurarsi le giovani talee dalla ditta Wilma Benso di Sanremo.
Analogo sviluppo era avvenuto, a poche decine di chilometri di distanza, nella Val di Nievole e nelle due aree erano operativi rispettivamente due mercati, il “Mercato dei Fiori di Viareggio” per la Versilia ed il “Mercato dei Fiori di Pescia” per l’altra zona.
In ambedue i mercati le vendite avvenivano per contrattazione diretta fra produttori e commercianti ma in orari diversi, al mattino presto a Pescia ed a metà giornata a Viareggio.
Tale differenza di orari causò spesso discussioni tra i floricoltori in quanto accadeva di frequente che gli stessi prodotti venissero acquistati ad un mercato per essere rivenduti nell’altro.
Questa situazione portò a cambiare in più occasioni l’orario di apertura del mercato di Viareggio, senza tuttavia trovare una soluzione definitiva e agevole sia per i floricoltori che per i commercianti.
Nascita della cooperativa.
Erano maturate le condizioni per scelte radicali e Almo Domenici ed Enzo Lunardi si fecero promotori di un’iniziativa che avrebbe portato, nel giro di poco tempo, alla costituzione della cooperativa “Flor Export”.
I due erano convinti che l’aggregazione di un gruppo di floricoltori in un unico soggetto economico, finalizzato alla commercializzazione dei loro prodotti, avrebbe garantito un futuro migliore poiché andava a sostituire figure economiche che si erano affermate a Pescia e non a Viareggio, vale a dire quei commercianti che acquistavano sui mercati alla produzione per poi ridistribuire all’ingrosso.
Seguirono numerose riunioni che coinvolsero molti produttori e si formò, in tempi relativamente brevi, un gruppo di venticinque coltivatori disponibili a mettere in opera il progetto.
Questo primo gruppo, con l’aiuto del Rag. Euro Romani, si dette uno statuto sociale e l’11 di maggio del 1966, davanti al Notaio Aldo Carrara, costituì la Cooperativa agricola a.r.l. di floricoltori Riviera Alto Tirreno “Flor-Export”, con sede sociale a Viareggio in Via Piero Della Lena, presso l’azienda di Almo Domenici. La maggior parte dei prodotti veniva venduta all’estero, in particolar modo in Germania.
La Nuova sede.
Ben presto i locali, dove si svolgeva il lavoro per le spedizioni, si dimostrarono insufficienti.
Il Consiglio di Amministrazione, nel gennaio del 1967, ottenne la delega dall’Assemblea dei Soci per accendere un mutuo e procedere all’acquisizione dell’immobile, ex sede del calzaturificio “SETTER”, che è ancora oggi, dopo aver subito importanti modifiche, la sede della nostra cooperativa.
Terminiamo, questa breve storia della nascita della cooperativa, rendendo doveroso omaggio a quel nucleo di soci fondatori che, tenendo duro in momenti difficili, hanno permesso la nascita e ,continuando per anni a farne parte, hanno consentito lo sviluppo della cooperativa FLOR-EXPORT:
- LUNARDI ENZO
- GEMIGNANI DORIANO
- MARTINI PIETRO
- CORTOPASSI EDO
- BONETTI GIULIO
- DOMENICI ALMO
- BALDINI GIORGIO
- BERTOLUCCI SESTILIO
- BERTILOTTI SALVATORE
- FRANCESCHI PIETRO
- MARSILI ANGELO
- BERTILOTTI ALFIO
- VENTURINI VINCENZO
- MALFATTI GIORGIO